lunedì 2 maggio 2016

IL PROGETTO OLISTICO DI MASSIMO MAJOWIECKI - Articolo su mensile Moleskine - anno 9 - n. 4 - Aprile 2016

* Achille Baratta *
Il primo aprile è sinonimo di pesce d’aprile ed io a questa conurbazione silente ho voluto lanciare il mio pesciolino rosso, una metropolitana leggera che in dieci minuti collega la Stazione marittima di Messina all’Aeroporto di Reggio Calabria.
Lo avevano chiamato “L’aeroporto dello Stretto” ed è rimasto solo tra le montagne ed il mare.
Allora un pesciolino rosso diventa un vero e proprio pesce d’aprile o una girandola sospesa nel nostro azzurro a 70 metri di altezza a cui viene attaccata una funivia.
Non voglio più scrivere, perché di scritti e di fandonie se ne sono scritte tante. Ora la politica si divide tra la conurbazione e il niente. O a dirla meglio col niente “cunzatu cu nenti”.
La sfida dell’idea a chi aveva proposto e solo proposto la metropolitana del mare.
Il pesce consiste nel cambiare dall’acqua all’aria, la posso definire impropriamente la metropolitana dell’area.
Il numero di 13 appoggi di metri settanta e tanti premi e il gioco è fatto, nessuna espropriazione, nessun impatto, la spesa minima.
Per fare tutto questo il primo aprile mi sono incontrato a Bologna col mio amico Massimo Marianeschi il numero uno nel mondo per progettazione olistica.
Mamoru Kawaguchi, professore emerito dell’università di Hosei Tokio: Il progetto olistico di Massimo Majowiecki. In questo libro sono raccolti i progetti che Massimo Majowiecki ha finora realizzato. Si tratta di una collezione che copre una vasta gamma di funzioni: ponti stradali, ponti pedonali, padiglioni multifunzionali, stadi con gradinate coperte, alcuni addirittura con tetto retraibile, spazi espositivi, edifici alti, e così via. In molti di questi esempi, è possibile vedere come Majowiecki abbia applicato le sue doti matematiche per definire le dimensioni ottimali degli elementi strutturali, tenendo conto delle reazioni statiche e dinamiche del vento e degli effetti sismici, nelle tre dimensioni, affrontando quindi questioni molto complicate e difficili. Ma ci rendiamo subito conto che il dimensionamento delle parti strutturali è solo una componente del suo lavoro progettuale. Ci accorgiamo che in ogni progetto c'è una grande attenzione al dettaglio più confacente ai singoli elementi, non solo da un punto di vista di efficienza strutturale, ma di fattibilità (praticità produttiva), di trasporto, di montaggio e di aspetto.
Allargando lo sguardo, capiamo che fin dalle prime fasi di progetto di ogni singola struttura, Majowiecki impegna tutte le sue forze per trovare il sistema strutturale e la sua forma che rispettino non solo le esigenze strutturali, ma anche quelle funzionali, economiche, estetiche.
Spero che il lettore di questo libro trovi, in ogni esempio descritto, il principio di progetto olistico che Majowiecki ha sempre cercato di perseguire nelle sue opere.
Qui sintetizzo graficamente il mio pesce, che navigando navigando o meglio, volando volando, diventa un pescespada sospeso tra cielo e terra per portarci a dorso tra le due sponde.
Sì, perché il gioco è proprio quello di collegare le due sponde alla giapponese, ma con la nostra pelle di africani annacquati della terra di Sicilia che lancia un amo all’Italia e all’Italietta che attende per essere rimorchiata verso la vera conurbazione proposta dal nostro Presidente della Regione Siciliana,che ora si candida a Sindaco di Messina.
Tutto sotto il vento dello scirocco che ha definito la nostra città con tre parole: malanova, sciroccu e pescestoccu.
So che resterete turbati, ma è proprio questo il turbamento delle idee e il primo turbamento pubblico lo voglio fare in queste pagine che sono la vera testimonianza che tutto è volere e potere, l’accento lo metterete voi.
Provate, almeno, a sognare volando in una cabina di funivia e vi dimenticherete che per troppo tempo siamo stati a strisciare come i servi e i serpenti avvinghiati alla terra che frana e che non urla.

La speranza non è l’ultima a morire e l’alba del nostro futuro guardando dall’alto in quel paesaggio che fu di Ulisse a ancora ci attrae e ci travolge con le sirene che cantano e suonano con i mandolini carriati al vento e dalle corde del nulla.